Tra creatività e relazioni: il tirocinio di Giulia


Giulia Ianes, studentessa del TAG – Trentino Alta Formazione Grafica, qualche settimana fa ha concluso il suo tirocinio presso la nostra Fondazione. Da marzo a giugno ha lavorato con passione e creatività a progetti importanti come il bilancio sociale, la copertina del bando Intrecci Possibili 2025 e il restyling grafico del sito web (ora online!).

In questa intervista ci racconta un po' di sé e della sua esperienza: le aspettative, le sfide, le soddisfazioni e tutto ciò che ha imparato a livello professionale e umano. Un percorso ricco di spunti, che mette in luce il valore della collaborazione e della comunicazione nel mondo del volontariato sociale.

👇 Leggi l’intervista integrale:

Qual’è stato il tuo percorso di studi?
Il mio percorso di studi è stato fin dall’inizio orientato verso il mondo della grafica e della comunicazione visiva. Ho frequentato per cinque anni l’Istituto Artigianelli, un ambiente formativo dinamico e creativo, dove ho potuto approfondire le basi della progettazione grafica e acquisire competenze tecniche legate all’uso dei principali software, alla composizione visiva, alla stampa, alla fotografia e all’illustrazione digitale. Questo percorso scolastico mi ha permesso non solo di apprendere gli strumenti del mestiere, ma anche di sviluppare una sensibilità grafica e una forte attitudine al lavoro in team e alla gestione dei progetti. Per dare continuità e maggiore profondità a quanto avevo già appreso, ho deciso di proseguire i miei studi iscrivendomi al TAG – Trentino Alta Formazione Grafica, un percorso post-diploma. Il TAG rappresenta un’opportunità di alta specializzazione nel campo della comunicazione visiva e del graphic design, dove si lavora a stretto contatto con il mondo professionale, affrontando progetti reali e collaborando con agenzie, studi e aziende. Questo percorso mi ha permesso di affinare ulteriormente le mie competenze, sia a livello tecnico che progettuale.

Hai già fatto altre esperienze di lavoro o tirocinio?
Sì, durante il mio percorso di studi agli Artigianelli ho avuto l’opportunità di svolgere alcune esperienze di tirocinio che mi hanno permesso di confrontarmi con realtà lavorative legate al mondo della grafica e della comunicazione visiva. Queste esperienze sono state molto utili per applicare le competenze apprese in aula e iniziare a capire le dinamiche di un contesto professionale. Tuttavia, per quanto riguarda il mio attuale percorso al TAG – Trentino Alta Formazione Grafica, questa esperienza di tirocinio rappresenta la mia prima vera occasione di confronto diretto e continuativo con il mondo del lavoro in ambito professionale. È stata un’esperienza particolarmente significativa perché mi ha permesso di mettermi in gioco in modo più maturo e consapevole, affrontando progetti reali e responsabilità concrete.

Quali sono i tuoi interessi o hobby fuori dallo studio?
Fuori dallo studio, mi piace dedicare il tempo ad attività che mi permettono di rilassarmi e ricaricare le energie. Amo leggere, soprattutto romanzi e racconti che riescano a coinvolgermi e farmi riflettere. La lettura è per me una forma di evasione ma anche di arricchimento personale, e spesso mi ispira anche dal punto di vista creativo. Un altro aspetto importante della mia vita è il tempo trascorso con gli amici. Uscire, chiacchierare, condividere momenti semplici mi aiuta a mantenere un buon equilibrio tra impegni e svago, ed è una parte fondamentale del mio benessere quotidiano. Nel tempo libero disegno volentieri: per me è un’attività spontanea, che mi permette di esprimere me stessa senza pressioni. Anche se non sempre è legata allo studio, sento che fa parte del mio modo di osservare e interpretare il mondo. Infine,
adoro camminare in montagna. È una passione che coltivo da tempo, perché mi permette di staccare dalla routine, stare a contatto con la natura e ritrovare calma e concentrazione. Le camminate tra i sentieri e i panorami mi regalano un senso di libertà e serenità che trovo impagabile.

Se dovessi scegliere cinque parole per descriverti, quali sarebbero? (E se vuoi, spiegaci perché!)
1. Creativa – Ho sempre avuto un forte senso estetico e una naturale inclinazione a trovare soluzioni visive originali. La creatività è ciò che mi guida sia nei progetti grafici sia nel modo in cui affronto le sfide quotidiane. 2. Riflessiva – Prima di agire, mi piace osservare, ascoltare e pensare. Cerco di dare un significato a ciò che faccio e spesso analizzo le situazioni in profondità, per capire meglio me stessa e ciò che mi circonda. 3. Sensibile – Mi considero una persona attenta agli altri, ai dettagli, alle emozioni. Questo lato di me mi aiuta nelle relazioni e anche nel lavoro grafico, dove spesso è fondamentale cogliere sfumature e messaggi non espliciti. 4. Affidabile – Quando prendo un impegno, lo porto avanti con serietà. Le persone sanno di poter contare su di me, sia in ambito personale che professionale. Mi piace lavorare bene e con responsabilità. 5. Curiosa – Ho sempre voglia di imparare qualcosa di nuovo. Che si tratti di una tecnica, di una storia o di un luogo, la curiosità mi spinge a esplorare e ad ampliare i miei orizzonti, anche al di fuori dello studio.

Cosa ti ha colpita della Fondazione Trentina per il Volontariato Sociale?
Quello che mi ha colpita maggiormente della FTVS è l’umanità e l’autenticità delle persone che ne fanno parte. Fin dal primo giorno, mi sono sentita accolta in un ambiente genuino, dove ogni gesto trasmette altruismo, cura e attenzione verso gli altri. Ho trovato persone super disponibili, sempre pronte ad aiutare, a spiegare e a coinvolgermi nelle attività, facendomi sentire parte del gruppo. Inoltre, ho apprezzato molto la loro professionalità: ogni operatore svolge il proprio lavoro con competenza e passione, senza mai perdere di vista l’aspetto umano. È raro trovare un contesto in cui ci sia un equilibrio così forte tra organizzazione, sensibilità e collaborazione. Tutto questo ha reso la mia esperienza estremamente positiva e formativa.

Cosa ti aspettavi da questo tirocinio?
In realtà, non mi ero posta aspettative precise riguardo a questo tirocinio. Fin dall’inizio ho deciso di vivere l’esperienza con apertura e disponibilità, pronta ad accogliere qualsiasi occasione come un’opportunità per imparare, migliorarmi e mettermi alla prova. Il mio obiettivo era quello di dare il massimo, dimostrando serietà, impegno e professionalità, anche senza sapere esattamente cosa mi avrebbe aspettato. Volevo semplicemente rendermi utile, osservare, ascoltare e crescere attraverso ogni situazione che si sarebbe presentata.

Cosa ti è piaciuto di più del tuo tirocinio?
Quello che mi è piaciuto di più del mio tirocinio è stata la soddisfazione di ricevere un feedback positivo sia dai componenti del team che dagli utenti della Fondazione. Sentire riconosciuto il mio impegno e il mio contributo mi ha dato molta motivazione e confermato che stavo lavorando nella giusta direzione. Inoltre, ho apprezzato moltissimo la disponibilità e l’accoglienza di tutte le persone che operano all’interno della Fondazione, che hanno reso l’ambiente sereno e favorevole all’apprendimento.

Hai incontrato qualche difficoltà o sfida durante il tirocinio?
Durante il tirocinio, l’unica vera sfida che ho incontrato è stata riuscire a rispettare le scadenze, considerando che nel frattempo frequentavo le lezioni e nei weekend lavoravo come extra-scolastico. Gestire questi impegni contemporaneamente richiedeva una buona organizzazione e una forte determinazione. Fortunatamente, grazie alla comprensione e al supporto della Fondazione, uniti alla mia volontà di portare a termine tutto con precisione, sono sempre riuscita a consegnare i miei compiti nei tempi previsti.

Cosa consiglieresti a FTVS per migliorare l’esperienza dei futuri tirocinanti?
Non credo ci siano aspetti particolari che avrei voluto migliorare durante il tirocinio. Nel complesso, l’esperienza è stata positiva e mi ha permesso di imparare molto. Onestamente non mi sento di dare particolari consigli, perché la mia esperienza è stata davvero positiva. Se proprio dovessi dire qualcosa, direi semplicemente: continuate così. La disponibilità, l’accoglienza e la professionalità che ho trovato alla Fondazione hanno reso questo tirocinio un’esperienza formativa e umana molto preziosa.

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