Fuoricentro: una comunità che EDUca contro le solitudini invisibili


In un'epoca di iperconnessione digitale, la solitudine resta una delle sfide più silenziose della nostra società. Il paradosso è evidente: mai come oggi siamo tecnologicamente connessi, eppure l'isolamento emotivo è in crescita, soprattutto tra i e le più giovani. La solitudine non è più solo una condizione individuale, ma un fenomeno sociale che tocca trasversalmente generazioni diverse. Ed è proprio in questo contesto che progetti come Fuoricentro assumono un valore fondamentale.


Un progetto che fa comunità

Fuoricentro, ora alla sua seconda edizione, rappresenta una risposta concreta alla frammentazione sociale. Nato dalla collaborazione tra Fondazione Trentina per il Volontariato Sociale, CSV Trentino e i Servizi provinciali di Istruzione e Politiche Sociali, con il sostegno di Impresa Sociale Con i Bambini, il progetto ha creato una rete vibrante di 38 partner in cinque territori trentini: Val di Fassa, Valsugana e Tesino, Paganella, Val di Non e Val di Sole.

L'intuizione alla base di Fuoricentro è semplice ma rivoluzionaria: trasformare l'educazione da responsabilità di pochi e poche a missione di e per un'intera comunità. I patti educativi territoriali, strumento centrale del progetto, non sono quindi freddi documenti burocratici, ma rappresentano vere e proprie alleanze che ridefiniscono il rapporto tra scuola e territorio, tra apprendimento formale e informale, tra individuo e collettività.

Quando una comunità firma un patto educativo, dichiara che il futuro dei e delle giovani è una priorità condivisa. Le biblioteche, i musei, le associazioni sportive, le botteghe artigiane: tutti diventano potenziali luoghi di crescita e apprendimento, creando quella "comunità educante" che il filosofo Dewey immaginava come "una comunità di vita, aperta al sapere e al mondo".

Fuoricentro ha lavorato così su due fronti complementari: da una parte per valorizzare il capitale psicologico dei ragazzi e della ragazze tra 11 e 14 anni, aiutandolə a scoprire i propri talenti, e contemporaneamente animare le comunità locali affinché diventino terreno fertile per la crescita di questi talenti. Un circolo virtuoso dove nessuno resta solo e ogni risorsa del territorio viene riconosciuta come preziosa e quindi valorizzata.

Nel concreto, il progetto si è articolato attraverso una varietà di attività che hanno coinvolto persone adulte, bambini e bambine, a scuola e sul territorio. In questi due anni sono stati realizzati per esempio laboratori nelle scuole focalizzati sull'orientamento al proprio futuro e l'acquisizione di competenze di progettazione attraverso il gioco, workshop esplorativi sul concetto del tempo, attività per famiglie come laboratori sportivi e artistici, oltre a percorsi dedicati all'uso consapevole dei dispositivi digitali. 

Contemporaneamente, i gruppi di lavoro dei cinque territori (costituiti da rappresentanti del servizio sociale, della scuola, del terzo settore e del mondo del volontariato) sono stati accompagnati attraverso formazioni pensate “su misura” nell’acquisizione di un metodo di lavoro condiviso che trasformi questi soggetti in vere agenzie educative, capaci di avviare un lavoro educante comune a partire dai patti educativi territoriali.

Essi rappresentano quindi il lascito concreto del Progetto Fuoricentro, che rimarrà nelle mani delle Comunità di Valle come strumento da utilizzare e sviluppare nel tempo per affrontare con continuità le sfide educative locali.

La comunità educante rappresenta la risposta più efficace all'isolamento. Quando l'educazione diventa responsabilità collettiva, condivisa tra scuola, famiglia e territorio, si creano naturalmente spazi di incontro autentico che contrastano la solitudine.

“Fuoricentro mette al centro le comunità offrendo loro le competenze per diventare luoghi educanti capaci di trovare dal basso le soluzioni più adatte ai propri bisogni".


Un invito a partecipare

Dopo anni di lavoro nei territori, Fuoricentro si prepara ora a condividere la sua esperienza con un pubblico più ampio. Vi invitiamo perciò a partecipare all'evento conclusivo che si terrà ONLINE il 13 giugno dalle 10:00 alle 13:00.

L'evento rappresenta un'occasione preziosa a cui non mancare! Saranno presenti esperti ed esperte nazionali per un momento di apprendimento e riflessione condivisa, oltre che per la divulgazione dei principali risultati del processo.

Registrati a questo link: https://forms.gle/BXuJeh2FihSJwgis6

Partecipare significa non solo conoscere un'esperienza innovativa, ma anche contribuire a quella rete di relazioni che trasforma ogni periferia in centro, ogni solitudine in comunità.

Perché Fuoricentro ci ricorda una verità semplice ma potente: le solitudini si combattono insieme, e ogni comunità può diventare educante quando decide di prendersi cura del futuro di tutte le persone che la costituiscono.


Di seguito il programma:

Prima parte - "Non si smette mai di imparare"

10:00 - 10:15 | Apertura e saluti istituzionali

10:15 - 10:25 | Fuoricentro:una comunità che EDUca

10:25 - 11:10 | "Tabù - un’intro sulle parole ”

  • Monica Pratesi, Professoressa ordinaria di Statistica all'Università di Pisa. Coordinatrice della Commissione scientifica sulla Povertà Educativa dell’ISTAT;
  • Franca Maino, Direttrice Scientifica di Percorsi di secondo welfare e Professoressa associata presso il Dipartimento di Scienze Sociali e Politiche dell’Università degli Studi di Milano;
  • Jose Mangione, prima ricercatrice di INDIRE (Istituto Nazionale Documentazione Innovazione Ricerca Educativa) e Tecnologa dell'educazione.

11:10 - 11:40 | “Scacco matto - prospettive a confronto”

  • Andrea Morniroli, socio della cooperativa sociale Dedalus e co-coordinatore del Forum Diseguaglianze e Diversità. Si occupa di politiche e azioni di welfare a livello locale e nazionale con particolare riferimento ai temi delle migrazioni e delle gravi fragilità;
  • Annamaria Palmieri, dirigente scolastica, esperta formatrice nel campo della ricerca didattica, è stata assessore alla Scuola e all’istruzione del Comune di Napoli.

11:40 - 11:50 | PAUSA

Seconda parte - "L'esperienza di Fuoricentro"

11:50 - 12:35 | Revolution - Presentazione del metodo e del Manifesto delle comunità educanti a cura di CSV Trentino e delle referenti dei territori protagonisti

12:35 - 12:55 | Dibattito aperto e domande dal pubblico

12:55 - 13:00 | Conclusioni e ringraziamenti


Giulia Cutello - Coordinatrice progetto Fuoricentro

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